Encoder incrementale e assoluto

L’encoder è un trasduttore rotativo capace di convertire proporzionalmente lo spostamento effettuato al proprio albero di rotazione in un segnale elettrico. Il segnale elettrico, incrementale o assoluto, è utilizzato dal sistema di acquisizione per quantificare e controllare il movimento degli organi mobili. L’encoder funge quindi da sistema di misura degli organi in movimento. Scopriamo qual è la differenza tra encoder incrementale e assoluto?

Encoder incrementale

Nel modo relativo l’encoder fornisce un’indicazione incrementale riferita alla posizione precedente. Tale indicazione è semplice da gestire in quanto è sufficiente associare all’unità di spostamento o al rapporto di precisione l’unità risolutiva dell’encoder incrementale

L’informazione incrementale è costituita da un codice Gray a due Bit (fasi A e B) in quadratura (duty cycle del 50%). Lo sfasamento tra i due bit è di 90° elettrici ed è necessario per verificare il senso di rotazione. Hohner Automazione srl assume per convenzione che l’incremento è positivo quando la fase B anticipa la fase A  con rotazione dell’albero in senso orario, con vista dallo stesso. E’ disponibile, inoltre, un riferimento (Zero o Marker) che indica il completamento del giro effettuato. La dimensione di tale impulso può essere fornita a richiesta da 90° elettrici fino ad alcuni periodi (in riferimento alla durata degli impulsi).

Canali encoder incrementale

Il paragrafo seguente illustra la funzionalità dell’encoder assoluto dal quale si comprende la differenza tra encoder incrementale e assoluto.

Encoder assoluto

Il modo assoluto fornisce codifiche di segnale univoche, indicando chiaramente il senso di incremento e il valore raggiunto evitando dispendiosi calcoli. Tale tecnica è utile per applicazioni angolari. Si pensi all’associazione che si può ottenere tra un encoder da 360 posizioni giro e l’angolo giro: 1° = 1 posizione. In ambienti dove la caduta della tensione di rete renderebbe difficoltoso e costoso il rifasamento dell’encoder, la rilevazione assoluta risulta essere estremamente vantaggiosa. La lettura della posizione assoluta è rilevata direttamente dal disco ottico codificato. Il disco essendo solidale all’albero permette di non “dimenticare” la posizione anche in assenza di alimentazione dell’encoder.

Codifiche di segnale:

Gray, Binario, BCD, ASCII sono codici usati generalmente per esprimere univocamente la posizione assunta dall’encoder.

Gray ha come principale caratteristica il cambiamento di una sola variabile (Bit) alla volta: questa

tecnica permette di interpretare univocamente il valore assunto in quella posizione e risulta un codice estremamente conveniente da utilizzare in ambienti molto disturbati.

Binario è utilizzato da tutte le apparecchiature di calcolo: gli encoder che forniscono tale codifica sono utili quando necessita risparmiare tempo altrimenti speso nella conversione del codice stesso.

BCD è utile in tutti quei sistemi che richiedano direttamente la visualizzazione della quota assunta dall’encoder in una certa posizione (display, contatori): tale codifica è strutturata a decadi dove ogni cifra indica un peso decimale.

ASCII (utilizzato maggiormente in sistemi seriali) permette all’encoder di colloquiare direttamente con Personal Computer attraverso schede d’interfacciamento e protocolli standard o dedicati.

Codifica segnali encoder assoluti

Risulta quindi chiara la differenza tra encoder incrementale e assoluto. Si può concludere consigliando l’encoder incrementale dove siano necessari dei posizionamenti e l’encoder assoluto dove sia necessario un controllo angolare ciclico e/o in assenza di alimentazione dell’encoder.

Hohner Automazione srl presenta sul proprio sito una gamma completa di encoder incrementali e assoluti.